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LA PRIMA MOSTRA DI AARTIC è “VIRTUALE”

di Anna Rubbini


Quando tutto sembra perduto, in realtà, c’è ancora un’opportunità da cogliere con ciò che si ha a disposizione. Nello sconforto dell’inerzia obbligata, del distanziamento per sicurezza, della reclusione coatta, dell’unica uscita solitaria quotidiana, è rimasto molto, moltissimo tempo per riflettere e cambiare direzione alle nostre vite.

Nel settore dell’Arte e della Cultura questo ha significato dimostrare pazienza e tolleranza ancora più grandi, considerato che già di per se sono ambiti valutati secondo i principi economici come “accessori” piuttosto che sistemi di valori e rendite; la resilienza ha avuto significato e declinazione più ampia e progredita, tuttora in evoluzione, sia nel senso della digitalizzazione che della comunicazione, ora più che mai inclusa in un nuovo modo di rapportarsi gli uni agli altri, sia per metodi che per settori.

In questo senso l’ incremento maggiore si è avuto con l’adozione diffusa del mezzo audiovisivo: questo è entrato prepotentemente a colmare distanze e impedire chiusure, a conciliare spazio lavorativo e privato, offrendo soluzioni valide e suggestive per la continuità di comparti già in crisi come quello dei Musei e delle Gallerie, pubbliche e private; sfortunatamente, molto lunga si prospetta la strada per gli altri grandi esclusi - teatri e cinema- quali luoghi propizi a “pericolosi” assembramenti.

Da parte nostra abbiamo colto l’occasione di crescere, di iniziare un nuovo e stimolante percorso proprio sfruttando le potenzialità del momento: è nata così l’iniziativa di AART GALLERY, una galleria virtuale che apre le sue vetrine sul web per dare un’ opportunità di godere nuovi spazi sul mondo dell’Arte - https://artspaces.kunstmatrix.com/en/exhibition/4427747/aartic-gallery

Dopo la prima esperienza di Trento Art Festival, la fiera che per prima ha dimostrato l’operatività più all'avanguardia nel nostro Paese, a cui abbiamo partecipato con grande soddisfazione presentando quattro artisti Maurizio Cannavacciuolo, Santolo De Luca, Renzogallo e Giuseppe Salvatori; abbiamo pensato di dare seguito all’evento con un’iniziativa tutta nostra, uno spazio on line che ha il proposito di mostrare al pubblico alcuni spunti, dei punti di vista , degli affacci, insomma, sulle nostre predilezioni e le nostre affinità con il panorama artistico contemporaneo.



AART Gallery concretizza il nostro pensiero e la nostra aspirazione: avere uno spazio fisico sicuramente rappresentativo e referenziale, anticipato da uno spazio virtuale che adegua ed amplifica queste peculiarità ad un pubblico forzatamente isolato, lontano e recluso. E’ giusto pensare ed agire affinché l’Arte e la Cultura non si fermino con la chiusura dei luoghi solitamente deputati, come purtroppo accade tuttora nel nostro Paese. Ma per quanto profonda e duratura si prospetti questa crisi, pensiero e rappresentazione devono continuare a stimolare la riflessione critica su quanto accade alla nostra società ed al nostro mondo.

Noi abbiamo voluto partire da un’iniziativa semplice ma esplicativa, favorevole non solo ad interrompere un interminabile lockdown ma soprattutto proiettare il presente in un futuro non solo dell’immagine ma dell’operatività artistica.

Le prime mostre saranno visibili connettendosi dal link della nostra rivista online, che con l’edizione 2021 ha nuova veste e nuove pagine da esplorare.

La stessa esposizione realizzata per Trento Art Festival la riproponiamo quindi nella nostra Gallery, parallelamente, presentiamo una presenza femminile ed energica, l’artista Betty Zanelli, che espone originali opere di grandi dimensioni a matrice fotografica, immagini evocative di viaggi e di storie svelate, di nostalgico déjà vu, che danno allo spettatore un affascinate impatto emotivo.

Questa esperienza virtuale ci apre a grandi possibilità, ci permette di proporre più mostre simultaneamente, dà spazio concreto alla nostra immaginazione, possiamo allestire, curare, cercare equilibri e dimensioni in una sfida aperta con un grande “non luogo”, un contenitore ideale che attraversiamo come reali spettatori e che speriamo possa arricchire questo eccezionale tempo sospeso che stiamo vivendo.


Anna Rubbini

30 marzo 2021

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