EINGEDENKEN - RECALLING THE FUTURE : BETTY ZANELLI E IL FUTURO DEI RICORDI
- Samuele De Marchi
- 14 ott 2024
- Tempo di lettura: 4 min
di Samuele De Marchi

“Non veniamo al mondo solo per accogliere o registrare ciò che era, così com’era quando ancora non eravamo, ma tutto ci attende, le cose cercano il loro poeta”.
Così il filosofo e scrittore tedesco Ernst Bloch descrive in poche ed efficaci parole l’eingedenken, un concetto che verrà poi perfezionato dal suo collega e connazionale Walter Benjamin. Il termine deriva dal verbo “gedenken” che significa “essere memori”, a cui si aggiunge il prefisso “ein-“ , raggiungendo il significato finale di “rimemorare”, per Benjamin “l’irruzione nel presente di un’esigenza che viene dal passato”.
Perdonatemi la piccola lezione di filosofia, ma è essenziale capire il sistema di pensiero dietro all’installazione artistica di Betty Zanelli dall’omonimo titolo di “EINGEDENKEN - RECALLING THE FUTURE”; ciò che l’artista e la mostra si preoccupano di fare è proprio raccontare, descrivere ed esporre ricordi ed esperienze in lungo e in largo senza relegarle al passato, “abbandonandole” così in uno spazio-tempo immutabile, intoccabile e sacro, in balia degli anni che passano e che ne offuscano forme e significati.
Betty Zanelli è un’artista che di passato ed esperienza, ne ha da vendere: si laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna per poi trasferirsi a New York dal 1986 al 1994, esponendo con mostre personali in importanti gallerie internazionali a Los Angeles, Berlino, Londra e Roma; ottiene anche la carica di residence artist all’Institut für Alles Mögliche (I-A-M) di Berlino e alla P.S. 122 Gallery di New York. È da sempre un’artista multimediale capace di fondere in modo coeso installazioni, fotografia, pittura, disegno ed elaborazioni digitali, scegliendo come supporto della sua creatività oggetti dimenticati o abbandonati per dar voce a lei, a loro, e a tutti quanti noi. Per questa installazione site specific invece, l’artista decide di presentare le sue opere presso le sale di The Rooom nella cornice di Palazzo Montanari Aldrovandi a Bologna, uno spazio espositivo che offre servizi di comunicazione, creatività e cultural branding oltre ad organizzare iniziative culturali e multidisciplinari per aumentare la consapevolezza su tematiche sociali, ambientali ed economiche.

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