ANTICIPAZIONI ARTE FIERA 2026
- Samuele De Marchi

- 30 ott
- Tempo di lettura: 3 min

di Samuele De Marchi
Manca ancora qualche mese al via di Arte Fiera 2026, ma come per il Natale iniziano già a respirarsi e intravedersi a Bologna una concentrazione più massiccia di iniziative, mostre ed eventi dedicati a costituire Art City, l’eco della fiera che va oltre le date previste per lo storico evento inaugurato nel 1974, confermandosi ogni anno come la fiera artistica più antica d’Italia. Degli appuntamenti collaterali disseminati per la città ve ne parleremo prossimamente, perché per la sua quarantanovesima edizione Arte Fiera merita un’introduzione ancora più grande rispetto al solito. La kermesse è reduce da un’annata contraddistinta da numeri positivi e promettenti per il settore; ben 176 galleristi presenti e attorno ai cinquantamila visitatori complessivi fanno ben sperare per il futuro, dando grande motivazione al neo eletto direttore artistico di Arte Fiera Davide Ferri e a tutte le personalità coinvolte. Non a caso il “futuro” è un punto cardine dell’identità della prossima edizione; il titolo scelto è infatti Cosa Sarà, importantissimo notare come queste due piccole parole non siano una domanda, ma un’affermazione, l’incipit per un manifesto di obbiettivi e valori, “un certo grado di imponderabilità rispetto al tempo che verrà”, citando Davide Ferri stesso. Riconferme di ciò che funziona ma anche molte innovazioni e sperimentazioni, sono quello che ci aspettiamo da Arte Fiera ’26 e dal nuovo mandato di Ferri, critico, curatore e docente delle Accademie di Belle Arti di Rimini e Bologna nonché ex curatore della sezione Pittura XXI di Arte Fiera. Un Cosa Sarà tout court, dato che anche l’identità visiva di Arte Fiera curata quest’anno da Al mare. Studio, trasforma l’iconico “bollino rosso” in un sole nascente, niente di più quotidianamente e poeticamente legato alla rinascita e al progresso.

A Ferri si uniranno importanti riconferme ma anche molte new entry per curare cinque sezioni specifiche e su invito, a sottolineare ancora una volta l’equa importanza data a capisaldi e sperimentazione: partendo dal “braccio” di Arte Fiera, per il quarto anno consecutivo sarà Enea Righi il direttore operativo dell’evento, tra i collezionisti più importanti d’Italia. Alberto Salvadori, direttore e fondatore della fondazione ICA di Milano sarà il curatore del battesimo della nuova sezione Ventesimo+, con l’obiettivo di dare spazio a gallerie e galleristi che operano nel settore dell’arte italiana e internazionale del XX secolo, esortandole a mettere in mostra la propria identità, selezione e gusto a favore dei collezionisti.
Ilaria Gianni, curatrice, critica e co-direttrice dello spazio indipendente IUNO di Roma, si occuperà invece di curare la sezione di Pittura XXI - prima sotto la cura di Ferri - , dedicata al racconto dell’evoluzione della pittura nel presente, medium artistico ancora attivissimo.
Per la fotografia invece la curatrice indipendente Marta Papini dirigerà Fotografia e Dintorni, sezione che racconta la fotografia nei suoi aspetti sia formali che concettuali tra autori storicizzati e nuovi talenti.
Sempre ai nuovi talenti è dedicata Prospettiva, al suo secondo anno sotto la guida di Michele D’Aurizio. Questa sezione si concentra esclusivamente sulle nuovissime proposte generazionali attraverso presentazioni monografiche promosse da gallerie con meno di dieci anni di attività o strutturate da un programma di ricerca specifico.
Lorenzo Gigotti, co-founder di NERO - casa editrice internazionale di arte, teoria e cultura contemporanea - curerà Multipli, la sezione di arte fiera riservata alle “edizioni d’arte”, quelle opere d’arte prodotte in più esemplari con piccole differenze tra di loro. Nel video espositivo della sezione Lorenzo spiega bene la differenza tra queste e la copia o riproduzione, le sue caratteristiche e valori sia concettuali che commerciali e sociali. Le edizioni d’arte nascono da un progetto che include il processo tecnico di riproduzione e lo integra nella creatività, permettendo di conseguenza di avere vari medium; la sezione conterrà infatti libri, stampe, fotografie, oggetti di design, opere audio-video e tutte quelle forme di arte possibili al di fuori del pezzo unico. La sezione è pensata per esaltare questo metodo creativo e produttivo e per dare nuove prospettive al collezionismo, più accessibili e inclusive.
Le novità per Arte Fiera 2026 raggiungono anche la sua comunicazione: oltre al già consolidato contenuto video e social Let’s Talk per riflessioni e anticipazioni dei protagonisti, debutta quest’anno Let’s Walk, iniziativa video per raccontare il legame tra Arte fiera e la città di Bologna. Una personalità importante legata a Bologna per nascita, vita, o esperienza racconterà attraverso una camminata luoghi di alto valore culturale, dai più noti ai più nascosti. Il primo episodio con l’architetto e designer Mario Cucinella è dedicato alle torri e al distretto di Bologna Fiere disegnato dall’architetto giapponese Kenzo Tange.
Ancora novità per il comitato di selezione delle gallerie che si rinnova per la sua maggior parte e aumenta i suoi partecipanti da cinque a sette, mentre sono riconfermate le partnership con Fondazione Furla e la sua direttrice artistica Bruna Roccasalva per le performance dal vivo e il patrocinio di BPER Banca assieme all’ANGAMC, Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea.
31 Ottobre 2025, Samuele De Marchi





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