ARTE
Non possiamo negare l’attrazione e il fascino che subiamo di fronte all’arte, e anche quindi ad ogni sua declinazione, ad ogni sua disciplina. C’interessa la voce di tutti ed è di ognuno che vogliamo parlare
< A HOME MADE BY DRAWINGS >
Lorenzo Bordonaro - B#S Gallery a Treviso
di Anna Rubbini
Lorenzo Bordonaro
Una mostra affascinante ed evocativa, intima come una dimora e lungimirante come l’accoglienza, quella inaugurata il 13 dicembre nello spazio B#S Gallery a Treviso.
L’autore, Lorenzo Bordonaro, presenta in città il suo progetto artistico a sfondo antropologico più attuale, frutto di un’indagine decennale che parte dallo studio dei “meniños de rua” nelle isole di Capo Verde e che continua in modo itinerante nelle sue periferie passando poi per quelle del Brasile ed approdando ai sobborghi di Lisbona che, dopo anni di ricerca sull’occupazione impropria di spazi abbandonati, diventa città scelta come residenza di vita. La sua indagine si focalizza sull’osservazione di soluzioni abitative transitorie e caduche, di abitanti nomadi e perituri per precarie situazioni di vita.
Un approccio molto realistico a situazioni diffuse nelle città contemporanee, dove le pratiche abitative degli homeless sono dietro l’angolo per una pluralità di motivi legati alla povertà, spesso all’impossibilità sopraggiunta senza alternativa.
La costruzione di un rifugio, di un riparo dalle avversità del tempo, ma anche la ricerca di definire uno spazio umano, familiare e non estraneo, viene indagato quale principio di autoidentificazione dell’uomo, il suo primigenio impulso a definirsi come entità antropologica e stanziale.
I progetti di ricerca di Lorenzo Bordonaro hanno portato a sovrapporre i suoi interessi antropologici con quelli per l’arte contemporanea, portando i suoi lavori incentrati sull’impatto emotivo negli spazi domestici attraverso la realizzazione di architetture edificate in luoghi pubblici, a diventare opere riproducibili in spazi di galleria, giungendo alla realizzazione dell’attuale lavoro A Home made by drawing.
Così il suo costruire attraverso l’uso creativo dei materiali, improvvisati ed allo stesso tempo utili allo scopo di dare vita a uno spazio dimora, uno “spazio umano” viene scelto come forma-mentis, come pratica concettuale originaria della cultura naturale dell’abitare, che sottende alla riproduzione di un disegno immaginario che suggerisce, attraverso un filo sottile, un continuum tra esterno ed interno che affranca e delimita lo spazio senza porre barriere.
Abitare un luogo disegnandone i limiti, un’infinita possibilità di addomesticare l’ambiente e renderlo comprensivo e rassicurante è la sensazione che si ha entrando nelle architetture di questo artista, costruzioni disegnate senza mai opprimere, in ambienti contrapposti tra interno ed esterno, ma soltanto suggeriti da una impalpabile linea che dà significato intimo e inclusivo ad un disegno più alto quale la dimora dell’uomo.
L’abitare è dunque un riferimento di prossimità, il disegno delineato da una tramatura di filo rosso rende le sue architetture una ridefinizione dello spazio senza barriere, interattivo con l’esterno, definito da un confine lieve, che non vuol essere muro ma limite tra interno ed esterno, tra vuoto e pieno, tra casa e mondo, in osmotica apertura con l’ambiente in cui si inserisce.
La scelta del filo rosso ha un duplice significato, rappresenta simbolicamente la donna come generatrice di vita, di passione e di continuità, di femminilità che si pone in simmetria alla volontà dell’artista di offrire l’idea di rifugio interconnesso con l’ambiente che lo accoglie; e rosso come ambiente domestico o come dimora al femminile che tutto accoglie e protegge, in uno spazio potenzialmente ricco di energia e passionalità.
Entrare nelle installazioni di Bordonaro non è mai scontato, sempre diverse, incantevoli, invitanti ad addentrarsi per capire, suscitando sempre e comunque l’idea di riparo e di protezione sebbene i limiti siano così eterei e ideali. Una fascinazione che non è tangibile, le sue non sono sculture né architetture, sono un disegno spaziale che tutto unisce e attira, suggerendo una possibile definizione dell’ infinito, rendendolo umanamente e straordinariamente confortante.
La mostra è corredata da due riproduzioni fotografiche e un video dell’installazione creata dall’artista esternamente, nella vicina Piazza Pio X, “in situ”, soddisfando pienamente la curiosità dello spettatore verso la realizzazione dell’atto creativo.
14 Dicembre 2019
Galleria immagini della vernice alla B#S Gallery, Treviso 13 dicembre 2019
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